Intervista a Luca Di Battista
Parlaci delle tue esperienze da musicista jazz a Pescara
Essere musicisti è molto difficile, essere musicisti di jazz è quasi utopia. Sono cresciuto musicalmente a Pescara anche se sono nato e vivo a Chieti.
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di partecipare a numerosi progetti che hanno visto coinvolti con me musicisti molto importanti nel panorama musicale italiano e non solo ( tra cui Dave Douglas, Maurizio Rolli, Enrico Zanisi, Max Ionata, Gigi Cifarelli, Enrico Pieranunzi, Luca Bulgarelli, Paolo Recchia, Bepi D’Amato, Bruno Tommaso, Gianni Savelli, Mike Applebaum, Roberto Spadoni ecc)
Con alcuni di questi progetti ho partecipato a festival molto prestigiosi, citandone alcuni: Umbria Jazz, Umbria Jazz Winter, Adriatico Mediterraneo, Experimenta festival, Pescara Jazz, Jazzit Festival, Jazz Italiano per L’Aquila e molti altri… oltretutto ho collezionato un grande numero di concerti in club e rassegne di spicco… ho attualmente all’attivo 4 dischi…
Sono inoltre molto felice di aver vinto al primo posto diversi concorsi tra cui i più importanti: Festival dei Conservatori Italiani 2013 e Premio Abbado per la sezione Jazz 2015
tra le esperienze più formative per me sicuramente il mio soggiorno a Chicago nel marzo di quest’anno per una borsa di studio al Columbia College, dove ho avuto l’onore di suonare in concerto con il grande trombettista americano Dave Douglas
C’è un vero interesse per questo genere musicale a Pescara?
A mio avviso Pescara come l’Abruzzo in generale è un territorio molto fertile di musicisti jazz, lo è stato in passato e lo è tutt’oggi! Molti dei jazzisti più affermati nel panorama italiano sono abruzzesi e non è un caso L’interesse ahimè è sempre meno specialmente verso i giovani; mi ritrovo spesso ad essere tra i pochi miei coetanei ad ascoltare e suonare questa musica… io come altri ho avuto la fortuna di conoscere dei bravi insegnanti che sono riusciti a veicolare in me la passione per questo genere…. la speranza è che queste persone ci siano anche in futuro, anche se il numero si sta riducendo!
Cosa pensi del jazz nel tuo centro nativo e cosa ti piacerebbe cambiare?
Nel mio centro nativo, ovvero chieti, il jazz è quasi inesistente. Le possibilità di esibirsi o di ascoltare concerti è legato a pochissimi eventi organizzati sporadicamente durante l’anno. per questa ragione già da quando avevo 19 anni ho iniziato a spostarmi verso pescara dove riuscivo per lo meno a trovare persone che parlassero la mia stessa lingua per così dire… Ci sono tante le cose che si potrebbero cambiare (in positivo ovviamente), ma sarebbe un discorso troppo lungo e noioso.
Quali sono i tuoi progetti futuri, i tuoi concerti prossimi e con chi?
I miei progetti futuri riguardano musicisti con cui collaboro da tempo ed altri con cui sto iniziando nuove collaborazioni. Il trio con Fabio D’Onofrio e Michelangelo Brandimarte con il quale farò diverse date nei prossimi mesi, il Green Trio (di base a Roma), il 3dB Trio con cui da quest’anno inizierò a lavorare anche con la collaborazione dello straordinario Achille Succi… inoltre sto iniziando a lavorare ad un progetto in trio con il grande pianista abruzzese Carlo Morena… tantissimi sono gli altri progetti, ma a me piace tanto suonare e stare con le persone quindi fino a quando riesco a trovare del tempo cerco di fare il più possibile
Parlaci dei tuoi artisti di riferimento a cui più ti ispiri
In realtà questa domanda è sempre stata la peggiore alla quale dover rispondere… Ho ascoltato e ascolto tanta musica, ammiro e stimo moltissimi musicisti attuali e del passato, ma credo che l’idea di musicista a cui mi ispiro sia colui che la mattina si sveglia ed è felice di quello che la vita ha riservato per lui malgrado i mille sacrifici, che sia un jazzista, rocker o popper non importa
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